Imprecisi – Libere Riflessioni

“Impreciso” sul vocabolario ha decisamente un’accezione negativa: si intende qualcuno, o qualcosa, privo di accuratezza. E’ sinonimo di indeterminato o inesatto. Eppure, nonostante la lingua italiana non lasci spazio alle interpretazioni, io percepisco del buono in quella vaghezza.
Per deformazione sto con quelli che si mangiano le unghie.
Si tormentano i capelli, piangono davanti ad un tramonto, si commuovono guardando un film.
Sto dalla parte di quelli che in aeroporto fanno fatica a salutare, quelli che odiano le partenze e bramano gli arrivi.
Quelli che al supermercato scelgono sempre l’ultimo prodotto: quello in fondo allo scaffale.
Quelli che si innamorano spesso e quasi mai della persona giusta.
Quelli che, nella loro vita, si sono sentiti dire “te lo avevo detto” e non hanno prestato ascolto.
Quelli che osano: spingono sull’acceleratore e poi sono costretti ad una frenata improvvisa.
Forse per deformazione io sto con gli imprecisi: sbagliati per tutti e giusti per se stessi.

LA SCONOSCIUTA

“Imprecisi” nasce da una riflessione amara dal retrogusto dolcissimo.
I cosiddetti canoni che ci vengono banalmente imposti possono venire scardinati dal coraggio di mostrare, seppure con estrema difficoltà, tutte quelle debolezze che ci portiamo dentro. Osservando(mi) ho notato che tutto quello che per gli altri è imprecisione, inesattezza o inadeguatezza è per me RISORSA. Tutte quelle imprecisioni di cui siamo composti ci rendono unici, fragili a volte ma autentici.

Guarda La Sconosciuta su Instagram, clicca qui

Condividi su Facebook:
Default image
la_sconosciuta_bis
Pensieri e deliri di una Sconosciuta: l’eterna dicotomia tra ciò che siamo e ciò che sembriamo. Infinite percezioni e sfumature provano a definirci. Si genera così un groviglio emozionale che talvolta lenisce e talvolta ci schiaccia.