Totipotente
Non emette suono
questo urlo
mio tacito
che scuote
percuote
finanche al midollo
di plurime sorgenti
principio.
Lui
delle tue cellule fonte
che mutano
per divenire tassello
del mio mosaico
adempimento ultimo.
Sei
in potenza
cellula cardiaca
che non riposa
piuttosto ricuce
per lasciare a te
tra le valvole
accesso.
Sangue
il cui colore vira
e denso cessa il suo fluire;
tu – spettatore inatteso
della pelle che
ad ogni passo
come corteccia incisa
si stacca
nell’impossibilità di cingere me
corpo che più mi appartiene.
Tu – spettatore inatteso
del suo cadere
della gravità esito
albero – io
ai tuoi piedi
spoglio.
Tremo
in te riflessa
vane le difese – nuda
nel tentativo
di far coagulare
quanto rimasto
attorno alla mia incompiutezza
nomade che
il profilo unico
della sua dimora
brama.
Sei
in potenza
nelle orecchie
centro del mio equilibrio
per me
donna che
del suo autonomo sentire
fece un custode.
Sei
nei muscoli
di gambe che
acrobate
sui tuoi fonemi danzano
attente a non perdersi-ti
nei chilometri
1400
che ora sono
giorni
di 14 ancor meno.
Tu – spettatore inatteso
della schiena che
per te
si inarca;
linea delle labbra che
delimitata dal mio neo
si piega.
Sarai
nel mio ventre
vita
nei nostri polsi congiunti
reticolo di vene
linfa
che da noi origina e
tra le creste
montuosi versanti
la cui pendenza medesima
di casa si fa tetto
come fiume
avrà il suo argine.
Serena Piraino
Una Poesia Inedita di Serena Piraino.
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