Quello al quale abbiamo assistito, anzi, al quale stiamo assistendo è una cosa a dir poco epocale: ha ridisegnato il nostro approccio alla quotidianità. In molti casi ha fatto cadere alcune certezze, esponendoci a quelle che sono le fragilità nostre e del nostro sistema.
Non sono un grande oratore e tanto meno uno scrittore; non mi lancerò in concetti complessi o ricercati.
Vorrei solo riflettere sul nostro nuovo presentarci.
In fotografia quello che si cerca è congelare un istante che spesso coincide con un espressione o una smorfia consentendoci di guardare dentro il soggetto e carpirne i sentimenti e lo stato d’animo che il fotografo cerca di bloccare per qualsivoglia motivo: ricordare, divertire, documentare…
Abbiamo parlato di cambiamenti, ma in contrapposizione, vorrei soffermarmi su quanto è rimasto immutato:
“gli occhi sono lo specchio dell’anima”.
Infatti oggi, ai tempi del virus, si sorride (e non solo) con gli occhi.
Ho provato a documentarlo con la fotografia, perché come avrete capito, le parole non sono il mio forte.