All’improvviso, tu! – Storie (S)legate

PRIMA PUNTATA

Era stato il momento più triste della sua vita. Eppure nella top ten dei suoi momenti più belli, Ambra lo collocava decisamente al primo posto.
Come ci riuscisse non lo aveva capito bene nemmeno lei stessa, eppure aveva la capacità di eliminare qualsiasi accezione negativa dai ricordi che aveva. E lo faceva in un modo tutto suo.
Si metteva stesa sul letto stracolmo di pupazzi come una ragazzina in quella fase dell’adolescenza in cui la mente è annebbiata dall’amore, le mani appoggiate sul cuore, gli occhi chiusi.

Ci metteva un attimo a tornare indietro nel tempo, a quella sera di fine estate, un po’ freschina ma che, in fondo, si stava ancora bene ad andare in giro con una giacchettina di jeans striminzita e pantaloni leggerissimi rigorosamente a vita bassa.
Lei era accanto al portone, la gamba sinistra appoggiata al muro del condominio e l’altra perfettamente dritta, braccia incrociate sul petto, occhi fissi nei suoi. Giacomo l’aveva avvicinata a sé tanto che, se ci metteva tutta l’intenzione, poteva ancora sentire il suo odore sulla pelle. Le aveva detto poche parole, undici, ma in quel preciso momento, per lei, tutto era cambiato. “Quando sentirai freddo, cercami nel tuo cuore e io ti riscalderò”.
Ambra aveva percepito una voragine aprirsi sotto i piedi. Era quello che tutti chiamavano amore? Si strinse a lui nell’assoluta convinzione che fosse quello il suo posto, tra le sue braccia, e non il 5C nella carrozza 2 del treno del giorno dopo, e con l’assoluta certezza che se quel treno lo avesse preso, tutto sarebbe andato in fumo.
Prese il treno il giorno dopo e, come immaginava, tutto andò in fumo.

– Oh mio Dio, stai ancora pensando a lui – disse una voce spalancando la porta della sua camera.
Ambra sobbalzò ritornando alla realtà, e vide Tia proprio di fronte a lei, che la osservava appoggiato allo stipite della porta, con il suo cappello a tesa larga grigio topo e la barba lunga di giorni.
– Hai un’espressione così idiota quando pensi a quel tuo amore adolescenziale. Signorina, dobbiamo assolutamente fare qualcosa per lei.
– Nel tuo vocabolario la parola bussare non è contemplata? – Ambra si sedette sul letto invitandolo con un cenno della testa a fare lo stesso.
– Ho bussato, ma tu eri troppo presa nel tuo sogno alla Rossella O’Hara un po’ frustrata. – Tia la baciò sulla fronte e si sedette accanto a lei. – Mi ha fatto gentilmente entrare il tuo coinquilino. Hai presente quel gran bel ragazzo in carne e ossa che dorme a una parete da te? Invece di continuare a sognare quel, come si chiama?, perché non provi…
– Tia – lo interruppe bruscamente – ne abbiamo già parlato. Giacomo è stato importante per me.
– Sì sì, lo sappiamo che è stato importante per te. E chi in questa città non lo sa? Se non fai altro che ripeterlo a tutti quelli che incontri? – le ripeté come una cantilena. – Dico solo che forse è il caso di metterci una bella pietra sopra, considerando che lui ormai…
– Ha un’altra storia e io no – finì la frase per lui.
– Tesoro, lo sai che io ti adoro, ma non puoi continuare a trascinarti nel suo ricordo per il resto della tua vita. Lui è andato avanti, il lutto l’hai portato anche per troppo tempo. Ora è arrivato il momento di pensare a te. – Tia le si avvicinò. – Su vieni qui e fatti fare un po’ di coccole, stupida ragazza perfetta. – La abbracciò, scompigliandole i capelli.

Ambra si accoccolò tra le sue braccia respirando l’odore acre di quella lozione che si ostinava a usare per la barba.
Mattia, Tia come lo chiamava lei, era sempre capace di farla sentire a casa. Era stato da subito così, quando si erano incontrati a quella cena che alcuni suoi compagni di corso avevano organizzato per festeggiare la fine della prima sessione di esami.
– A parte prendere in giro la mia cotta adolescenziale, perché sei venuto? – Ambra si sciolse dall’abbraccio e tornò a sedersi sul letto, gambe incrociate.
– Sto davvero perdendo colpi, l’avevo quasi dimenticato. – Tia si alzò recuperando il cappello che aveva adagiato sul letto. – Ero passato a dirti che noi andiamo tutti a ballare alla Stellata. Vieni anche tu, vero?
Ambra fece una smorfia e Tia la guardò con disapprovazione.

***

Cosa farà Ambra?
Andrà a ballare con Tia o resterà a casa?
A voi la scelta: votate su Instagram
e fra due settimane scopriremo cosa succederà!

@rlphotoandmore

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Raffaella Lazzarato
Made in Taranto. Based in Milano. Sempre alla ricerca di qualcosa che mi faccia battere il cuore più forte del minuto prima. Mi accontento raramente. Scrivo per dar voce alla voce che trattengo. Scatto per imprimere nella memoria emozioni, scorci, sguardi e pensieri.