Il Caffè Letterario – Addomesticare è amare

“Tu diventi responsabile per sempre di ciò che hai addomesticato”

Quando la volpe incontra il piccolo principe, ciò che chiede è di essere addomesticata. Che vuol dire? Se si cerca sul vocabolario il verbo “addomesticare” il significato che emerge non è molto positivo, implica una sottomissione, il reprimere la natura dell’altro (che sia uomo o animale). In questo contesto però, il significato assunto dal verbo in questione è completamente diverso.

La volpe attraverso l’addomesticamento, che qui consiste in un graduale processo verso la reciproca fiducia e il reciproco rispetto, chiede di essere amata e, a sua volta, di amare e ciò comporta l’unicità. Non saranno più un bambino e un animale qualsiasi ma, in quanto esseri amati, diventeranno unici (diceva Barthes che l’altro che io amo è un’immagine irrepetibile, come non dargli ragione…).

Ecco che, quando arriva il doloroso momento della separazione, il grano diviene un simbolo, un ponte ideale che, al semplice sguardo, unirà i due. Del resto, non capita anche a noi di ritrovare la persona amata in un paesaggio, in un profumo o in una stella e, in questo modo, sentirla più vicina?

Concludo con l’augurio, rivolto a ognuno, di trovare la persona per cui valga la pena di donarsi al reciproco “addomesticamento”. Senza fretta. L’amore è libero dalle catene del tempo che, troppo spesso, gli imponiamo.

@eleonorafrancese

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Eleonora Francese