-Ti scatto una parola- Libere Riflessioni

Lo ricordo bene: era ottobre. Un mese come un altro in un anno tutto uguale. Tra le mani l’ennesimo libro e la speranza di un viaggio. Non lo sapevo che stavo per imbarcarmi in una traversata scomoda che non prevedeva soste. 
Alla mia destra la tisana di sempre, curcuma e tarassaco, e la certezza che sarebbe stato come tutte le altre volte: le mie note confuse ai margini delle pagine mi avrebbero donato soddisfazione e, arrivata alla fine, avrei sospirato e pensato “questo libro mi ha lasciato qualcosa!” 
Errore. “Ti Scatto Una Parola” ha ribaltato le convinzioni di un copione già scritto. Mi ero immersa tanto, forse troppo. La tisana si era già raffreddata e senza rendermene conto avevo lasciato una parte di me stessa dentro quelle -dimensioni-. 
Incastrata tra -visioni- e -frammenti di vita- sentivo che le mie certezze stavano per sgretolarsi. Cercai un appiglio nell’-abbandono- ma era troppo tardi: a pagina novantanove avevo già capovolto la testa e, per citare l’autore, -astrazioni- mi aveva risucchiata nel mio stesso cono d’ombra.
Mattia Urlotti, affiancato dalla penna abilissima di Thomas Campodonico, ci consegna un’opera che saprà resistere al tempo. Occorre risvegliare tutti i sensi per apprezzare fino in fondo l’enorme ricerca che è stata fatta per arrivare a “Ti Scatto Una Parola”. 
L’autore ha sapientemente “separato” la vita umana in attimi: attraverso la fotografia. Scatti come granelli che, miscelati tra loro, ci restituiscono il valore di un’intera esistenza. Il connubio impeccabile tra versi poetici ed immagini rivela al lettore un segreto che mai avrebbe potuto scoprire prima. Mi piace pensare che Mattia abbia scritto questo libro pensando agli “invisibili”: a tutti quegli uomini e quelle donne che silenziosamente attendono e accolgono senza dimenarsi nel rumore. 
Cezanne disse “è necessario affrettarsi se si vuole vedere qualcosa, tutto scompare.”
L’autore ha fatto esattamente questo: ha corso per tutti noi, ha raccolto tutti i centesimi di secondo, ha scattato premendo un pulsante che, come per magia, riusciamo a premere anche noi mentre sfogliamo le pagine. 
È una lettura per coraggiosi, per impavidi e per chi ha capito che è il momento giusto per rivolgere uno sguardo dentro se stessi, senza dimenticare la connessione con l’esterno. Grazie a “Ti Scatto Una Parola” ho potuto riassaporare all’infinito ciò che in realtà conosce un solo respiro: l’attimo. 

https://www.instagram.com/la_sconosciuta_bis/

Ringrazio Mattia Urlotti, l’autore di “Ti scatto una parola“, per avermi concesso la possibilità di spendere due parole su quello che le sue pagine mi hanno lasciato. Non è una recensione, non è il mio mestiere. Immaginate piuttosto un piccolo diario di bordo, prezioso in un momento storico come questo. Vi lascio il link per accedere al profilo Instagram dell’autore in cui troverete, oltre agli estratti dei libro, tanti contenuti inediti per conoscere ed apprezzare meglio la sua Arte.

https://www.instagram.com/poegrafia.it/

@la-sconosciuta

Vai alla barra degli strumenti